Il mondo del lavoro ha subito una drastica trasformazione nella società odierna. Nell'era dell'accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, gli orari di lavoro tradizionali hanno smesso da tempo di essere la norma. La richiesta di flessibilità spesso contrasta con lo squilibrio tra lavoro e vita. Il lavoro invisibile, come il lavoro domestico e d’assitenza e di cura non retribuito, è ancora un problema sociale e rende necessarie le prospettive femministe nel dibattito sul lavoro. Oggi la lotta per salari equi e condizioni di lavoro sicure è più ampia, più globale e più attuale che mai. Con la crescente precarizzazione, il mondo del lavoro sta diventando sempre più differenziato; allo stesso tempo termini come "nuovo lavoro", "settimana di 4 giorni" e "equilibrio tra lavoro e vita privata" sono onnipresenti; si tratta di semplici parole vuote o di richieste realistiche che cambieranno in modo permanente le dinamiche tra datori di lavoro e dipendenti? L'ampiezza di questa gamma di argomenti si riflette in 30 posizioni artistiche che permettono ai visitatori di immergersi in una riflessione sul presente e sul futuro del lavoro. Una parte dello spazio espositivo è disponibile per nuove produzioni e progetti d’arte performativa, che permetteranno alla mostra di crescere nel corso della sua durata.
Artisti
Maja Bajević, Julien Berthier, Louisa Clement, Manuel Correa & Marina Otero Verzier, Jeremy Deller, Antje Ehmann & Harun Farocki, Aldo Giannotti, Liam Gillick, Lisa Großkopf, Andreas Gursky, Theresa Hattinger & Michael Hieslmair & Michael Zinganel, Tehching Hsieh, Johanna Kandl, Peter Kogler, KURS (Miloš Miletić, Mirjana Radovanović), Luiza Margan, Pia Mayrwöger, Sam Meech, Michail Michailov, Elisa Giardina Papa, Nika Radić, Martha Rosler, Sebastian Schmieg & Silvio Lorusso, Christoph Schwarz, Selma Selman, Santiago Sierra, Lia Sudermann & Simon Nagy, Oliver Walker
